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Passaggio Generazionale in Sardegna: I 3 Errori Fatali che Mettono a Rischio la Tua Azienda di Famiglia

10 settembre 2025 di
Passaggio Generazionale in Sardegna: I 3 Errori Fatali che Mettono a Rischio la Tua Azienda di Famiglia
Gianluca Mamusi
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Se sei un imprenditore sardo, la tua azienda non è solo un insieme di fatture e capannoni. È la storia dei sacrifici di tuo padre, è il futuro che sogni per i tuoi figli, è un patrimonio costruito con fatica, qui, sulla nostra terra.

Eppure, c'è un momento, un passaggio tanto delicato quanto inevitabile, che rischia di mandare tutto in fumo: il **passaggio generazionale**.

Le statistiche nazionali sono un bollettino di guerra: solo il 30% delle aziende familiari sopravvive al fondatore e appena il 12% arriva alla terza generazione. In Sardegna, dove il nostro tessuto economico è fatto di micro-imprese in cui la famiglia e l'azienda sono una cosa sola, questo momento è ancora più critico e potenzialmente distruttivo.

Pensare "ci penseremo quando sarà il momento" o "tanto tra di noi ci si capisce" non è una strategia. È una scommessa che non puoi permetterti di perdere.

Ecco i 3 errori più comuni e pericolosi che gli imprenditori sardi commettono, mettendo a rischio tutto ciò che hanno costruito.

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#### **Errore n.1: Confondere il Tavolo della Cucina con il Consiglio di Amministrazione**

Questa è la madre di tutti i problemi, specialmente nella nostra Isola. La stragrande maggioranza delle imprese sarde sono micro-imprese, spesso nate dall'intuizione e dalla tenacia di un unico fondatore. In questo contesto, è normale che le decisioni vengano prese a cena, che i ruoli si sovrappongano e che la logica degli affetti prevalga su quella del business.

  * **Come si manifesta:** Tuo figlio è "il ragazzo", non il futuro direttore commerciale. Tua figlia è "la piccola di casa", non la responsabile amministrativa. Le scelte strategiche vengono fatte "di pancia", basandosi su dinamiche familiari ("è il più grande", "lei ne ha più bisogno") invece che su competenze e merito.
  * **Il rischio concreto:** Questa confusione genera conflitti velenosi e paralisi operativa. I figli si sentono demotivati o in perenne competizione, i collaboratori non sanno a chi rispondere e l'azienda smette di crescere. Le decisioni, basate sul cuore e non sui dati, possono portare a scelte finanziariamente disastrose.
  * **La soluzione:** È necessario, anche se difficile, iniziare a separare i ruoli. Non significa diventare freddi e distaccati, ma stabilire delle regole chiare. Significa creare un piccolo, anche informale, "consiglio di famiglia" in cui si parla *solo* di azienda, definendo ruoli, responsabilità e obiettivi basati sulle capacità di ciascuno. L'obiettivo non è snaturare l'impresa familiare, ma proteggerla, assicurandosi che le logiche familiari non la affondino.

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#### **Errore n.2: Rimandare per "Quieto Vivere" (La Grande Illusione del "C'è Tempo")**

Parlare di successione è un tabù. Per un fondatore, significa immaginare un futuro in cui non sarà più al centro di tutto, e questo spaventa. Per non turbare l'armonia familiare, si evita di affrontare le discussioni "scomode": chi prenderà il comando? Come verrà divisa la proprietà? Qual è la visione per il futuro?

  * **Come si manifesta:** Il tempo passa e non esiste un piano. I potenziali successori vivono nell'incertezza, senza una vera delega e senza la possibilità di dimostrare il loro valore. I conflitti e le diverse visioni strategiche tra generazioni (il padre che predica solo sacrificio, il figlio che vuole investire nel benessere dei dipendenti) rimangono "non detti", pronti a esplodere nel momento peggiore.
  * **Il rischio concreto:** La mancanza di pianificazione trasforma il passaggio da un processo graduale a un evento improvviso e traumatico, spesso scatenato da un'emergenza (una malattia, una crisi di mercato). Questo "non decidere" è la decisione peggiore di tutte: genera ansia, lotte di potere e quasi sempre distrugge il valore economico e affettivo dell'impresa.
  * **La soluzione:** Considerare il passaggio generazionale non come la fine di un'era, ma come la più importante strategia per garantire la **continuità dell'impresa**. Bisogna avere il coraggio di iniziare a parlarne *ora*, anche a piccoli passi. Pianificare incontri dedicati, magari con l'aiuto di una figura esterna che possa facilitare la discussione, permette a tutti di esprimere le proprie aspettative in modo costruttivo, trasformando la paura in un progetto condiviso.

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#### **Errore n.3: Affidarsi Esclusivamente al Commercialista o all'Avvocato di Famiglia**

Quando finalmente si decide di affrontare il tema, la prima telefonata è quasi sempre al commercialista o all'avvocato di fiducia. Sono figure indispensabili, i veri "angeli custodi" dell'imprenditore per tutto ciò che riguarda gli aspetti fiscali e legali. Ma il loro intervento, da solo, non basta.

  * **Come si manifesta:** L'avvocato prepara un patto di famiglia legalmente ineccepibile, ma se i fratelli non si parlano o covano rancori, quel documento resterà lettera morta. Il commercialista ottimizza la struttura fiscale, ma non può risolvere il conflitto di visione tra padre e figlio su dove investire. Si cura il sintomo (l'assetto societario) ma si ignora la malattia (la dinamica relazionale).
  * **Il rischio concreto:** Si ottengono soluzioni parziali e frammentate. L'avvocato sistema le carte, il commercialista i conti, ma nessuno si occupa del motore umano dell'azienda: le relazioni, la comunicazione, la gestione delle emozioni. È come avere un'auto con la carrozzeria lucidata e le gomme nuove, ma con due piloti che litigano su quale direzione prendere.
  * **La soluzione:** È fondamentale un approccio integrato. Serve una figura che faccia da "regista", unendo le competenze tecniche dei consulenti tradizionali con quelle "soft" di gestione delle dinamiche familiari. Un professionista specializzato che non si sostituisce ai consulenti di fiducia, ma lavora con loro e con la famiglia per assicurarsi che le soluzioni tecniche siano costruite su fondamenta umane solide. Qualcuno che, prima di scrivere un contratto, aiuti le persone a scrivere un futuro condiviso.

In Sardegna, la tua azienda è il tuo cognome. Proteggerla durante il passaggio generazionale significa proteggere la tua storia e il futuro della tua famiglia. Evitare questi tre errori non è solo una scelta strategica, è un atto di responsabilità.

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