Nel panorama economico globale, le **imprese sarde si trovano nuovamente ad affrontare un'incertezza che mina la loro capacità di pianificazione e la fiducia nel futuro**. Con il conto alla rovescia per l'eventuale introduzione di **dazi americani del 30%** sulle merci europee, i produttori isolani si preparano a un nuovo scenario, ricco di sfide.
Il "Caos Dazi": Una Telenovela Logorante per le Imprese
Come sottolinea **Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna**, l'incertezza è stata "la nemica più pericolosa". La trattativa tra Unione Europea e Stati Uniti si è trasformata in una vera e propria "guerra dei dazi", caratterizzata da una successione frenetica di annunci, rinvii, sospensioni e nuove applicazioni di aliquote. Tra febbraio e luglio, si sono registrati ben **25 interventi – uno ogni sei giorni** – tra cui 7 annunci, 9 sospensioni/rinvii e 6 entrate in vigore. Questo clima di costante mutamento ha paralizzato le scelte di investimento e frenato la fiducia degli imprenditori, influenzando negativamente le vendite del Made in Italy a livello nazionale.
Un Mercato Cruciale a Rischio: Quasi Mezzo Miliardo di Euro in Bilico
Gli **Stati Uniti rappresentano un mercato di riferimento fondamentale per la Sardegna**, classificandosi come il terzo mercato per le esportazioni isolane, dopo Francia e Spagna. I rapporti economici tra l'Isola e il Continente americano hanno totalizzato quasi **492 milioni di euro**, considerando tutto il manifatturiero (petroliferi inclusi) ad aprile 2025. Questo valore rappresenta l'1,5% del valore aggiunto della Sardegna.
L'export sardo verso gli USA non è limitato solo ai prodotti energetici, ma include un'ampia gamma di eccellenze manifatturiere:
* Alimentari**
* Prodotti in legno e metallo**
* Pelletteria, abbigliamento e tessile**
* Mobili e ceramiche**
* Semilavorati lapidei, prodotti chimici, macchinari e attrezzature**
In particolare, **118 milioni di euro** sono rappresentati dall'export manifatturiero al netto dei prodotti energetici, e **85 milioni di euro** provengono da settori ad alta concentrazione di micro e piccole imprese (MPI), come l'alimentare, tessile, abbigliamento, calzature, legno, mobili, prodotti in metallo e gioielleria. Geograficamente, Cagliari ha esportato per 344 milioni, il Nord Sardegna per 98 milioni, Nuoro per 35 milioni, il Sud Sardegna per 8 milioni e Oristano per 7 milioni.
Queste cifre evidenziano quanto l'economia sarda sia intrinsecamente legata a questo mercato, e come le **micro e piccole imprese (MPI), spesso a conduzione familiare, siano la colonna portante di questo traino produttivo**.
### Le Conseguenze Preoccupanti: Contrazione dell'Export e Difficoltà per le MPI
Confartigianato, a livello nazionale, aveva già stimato che dazi del 20% avrebbero causato una contrazione del 16,8% nell'export italiano. L'introduzione di una tariffa del **30%, secondo l'Ufficio Studi Nazionale dell'Associazione Artigiana, aggraverà ulteriormente la situazione**, restringendo significativamente le esportazioni e avendo un effetto indiretto anche sulla domanda di semilavorati e macchinari italiani da parte di nazioni che esportano a loro volta negli Stati Uniti. Questo andrebbe a "raffreddare anche la produttività sarda".
Meloni aggiunge che questa "guerra commerciale penalizzerà tutti, compresi i consumatori americani", dato che i prodotti d'eccellenza Made in Italy sono unici, non replicabili e molto apprezzati dalla clientela USA.
### La Via da Percorrere: Dialogo, Sostegno Interno e Nuovi Mercati
Di fronte a questo scenario, la Confartigianato Sardegna non si limita a denunciare, ma propone azioni concrete:
1. **Recuperare il tempo perduto**: L'incertezza ha impedito di pianificare azioni e fare scelte sui mercati, e ora è essenziale che le aziende possano prendere una "strada ben definita".
2. **Piano nazionale di liquidità**: Creare misure interne che garantiscano liquidità alle imprese in caso di shock commerciali.
3. **Ricerca di nuovi mercati**: Sfruttare il breve periodo per sondare mercati ad alto potenziale come l'America Latina, il Sud Est asiatico, la Turchia, gli Emirati Arabi Uniti, l'Arabia Saudita, il Nord Africa e l'Africa Subsahariana.
4. **Rilancio del dialogo USA-UE**: Giacomo Meloni sostiene la linea del Presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli, per perseguire con determinazione la via del dialogo con Washington, al fine di scongiurare un'escalation protezionistica che metterebbe in crisi territori come la Sardegna.
5. **Misure rapide dal Governo**: Richiesta di interventi concreti per sostenere l'export, incentivare l'innovazione e rafforzare la competitività del sistema produttivo.
Le imprese artigiane sarde hanno dimostrato "grande capacità di resistenza e adattamento" e sanno "stare sui mercati mondiali". Ora, più che mai, meritano strumenti "certi e concreti per continuare a farlo". La loro identità produttiva, così legata all'export, dipende dalla capacità di trasformare l'attuale limbo in un trampolino di lancio verso nuove opportunità, con il sostegno delle istituzioni.
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